SAXRECORDINGS – la Storia…
Il SAX STUDIO nasce per caso nel 1978 , o giù di lì , dopo alcune esperienze in alcune Radio Private e autogestite (http://www.maritv.net/radioestive.htm): la passione per l’audiotecnica ed in parallelo per la musica, portano a creare uno spazio per le prove della prima band ” le fave squarcianti” nata nel 1978, assieme a Roberto Baccaro, Davide Lusa, Matteo Palli, Carlo Zoli, Sandro Asirelli, e altri amici, con sensibilità a cavallo tra progressive, pop inglese, ed episodi di Rock’nRoll.
Da subito l’esigenza di registrare le prove e di migliorare la qualità audio degli arrangiamenti , che si venivano arricchendo di sonorità elettriche, porta a insonorizzare il piccolo ambiente disponibile (con gli immancabili cartoni delle uova), ed in breve tempo a separare lo spazio della batteria dal resto. L’embrione di struttura si consolida attorno ad un Mixer e due casse autocostruite, un registratore a cassette, depredato dallo stereo casalingo, e un set di 4 microfoni a cardiode.
Nasce in questo modo l’inprinting e il gusto per la registrazione “live” in ambiente “controllato”.
Terminata l’esperienza con le Fave, si fa strada con l’inizio degli anni 80 la necessità di gestire sonorità diverse, elettroniche, l’uso del sintetizzatore, della Drum machine, del sequencer. Con l’avvento dello standard MIDI lo studio si dota di un Roland MC500, col quale gestire arrangiamenti multitraccia Midi. In questo periodo si sviluppa l’attività con la band Kriminal Tango che sfocia nella realizzazione del Vinile “Cover”, prodotto da Materiali Musicali.
Si iniziano a produrre “basi musicali Midi ” per amici e cantanti locali con voglia di emergere, arrangiamenti per spettacoli teatrali, ecc..Per poter creare basi musicali con tracce analogiche comunque serve un registratore multitraccia, e la possibilità è un 4 tracce a cassette, che svolge il suo glorioso servizio fino al 1989.
I limiti tecnologici impongono comunque di mantenere sempre la filosofia “live”, con un po’ di flessibilità in più (es. 2 tracce per base di basso e batteria e tastiere remixate, e possibilmente registrate “live”, successiva aggiunta delle altre due tracce per voce e solisti). In questo modo la qualità sonora si riusciva a migliorare in fase di missaggio e riversamento sulla cassetta master stereo finale, con l’equalizzazione, il gating, e l’aggiunta di effetti.
Nel periodo 1984-1988 numerosi gruppi utilizzano lo studio per realizzare “demo-tape” promozionali. Siamo nel pieno degli anni 80: new wave e post-punk sono i generi preferiti dalle band italiane, cominciano a intravedersi il revival Garage-psichedelico, e i primi sintomi italiani dell’house music e Rap (le varie Posse).
Tra l’89 e il 95 si apre una parentesi “militar-lavorativa”, lo studio cessa la sua attività (anche se continua una certa di produzione di basi Midi con le quali si comincia ad utilizzare il PC – mitico Atari) per poi ritornare nel 95 con l’avvento della rivoluzione digitale: finalmente è possibile trattare il segnale audio con il PC! Si riprende l’attività seguendo l’evoluzione tecnologica delle schede audio, utilizzando schede a 4 canali in combinazione con il software Cubase. La possibilità di poter sincronizzare tracce audio e midi in un unico strumento, la successiva possibilità di poter accumulare ulteriori tracce e creare missaggi digitali di un numero “illimitato” di tracce, nonchè la disponibilità di plug-in ed effetti , consentono di fare un salto di qualità nella complessità e qualità delle registrazioni.
Schede a 2/ 4 canali sono comunque ancora limitate e non consentono ancora di acquisire in realtime e separatamente tutte le tracce necessarie. E’ quindi necessario ancora mantenere l’impostazione “live” con la band che suona dal vivo, col vantaggio di poter poi accumulare su tracce via via separate solisti, voci, cori, e altri strumenti. In questo contesto per mantenere il “groove” la batteria viene premixata su due tracce , il basso sulla terza traccia ed una eventuale voce+strumenti guida sulla quarta (che verrà poi rifatta). Tutto il resto si andrà ad aggiungere per “ripassi” successivi.
Nel 1996 lo studio si sposta dalla sede originaria, ad un’altra con due ambienti di cui uno trattato acusticamente e un secondo per il monitoraggio e l’ascolto. In questa sede si realizzano lavori anche con ADAT, sfruttando lo spazio per la ripresa acustica, ma portando esternamente le successive fasi di lavorazione (remix, mastering). Viene incrementata la dotazione di microfoni, e di strumentazione, fino a dotarsi di una interfaccia Motu 828MkII, con la quale si aprono le possibilità di registrazioni full live multitraccia fino 10+2 canali digitali a 24 bit/96Khz.
Nel 2007 lo studio si trasferisce nella attuale sede, con spazi più grandi, ambienti trattati acusticamente, la possibilità di fornire altri servizi attraverso la connettività internet, rinnovato parco microfoni, strumentazione e risorse software, ma sempre con la stessa filosofia di “home recording” evoluto, privilegiando l’esecuzione live, la convivialità, la attesa paziente del risultato e dello spunto “giusto”.